Biografia di Guido Rossi: tutte le sue porcate.

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view post Posted on 29/3/2009, 14:39
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GUIDO ROSSI
Biografia&Ricordi

Guido Rossi è un giurista e avvocato italiano.

Nato a Sovere in provincia di Bergamo Alunno del Collegio Ghislieri, si è laureato in giurisprudenza a Pavia nel 1953, conseguendo il Master of Laws all’Università di Harvard, dopo pochi anni iniziò la sua carriera di docente universitario occupandosi inizialmente a Pavia di diritto commerciale e di diritto privato comparato e trascorse dei periodi d’insegnamento anche a Trieste e a Venezia, prima di finire a Milano. Nel 1981 venne nominato presidente della CONSOB da Beniamino Andreatta, ministro del Tesoro.

Alla guida della Ferfin-Montedison durante la crisi Ferruzzi, Rossi sovrintende ad operazioni finanziarie importanti, come l’acquisizione del Credito Bergamasco dal Credit Lyonnais. Arriva poi dapprima alla presidenza di Ferfin-Montedison ed in seguito alla guida della Telecom Italia, orientata alla privatizzazione.
Dal 1987 al 1992 Rossi visse un’esperienza politica, che fu solo una breve parantesi nella sua carriera, venendo eletto, come indipendente, senatore nelle liste del Partito Comunista Italiano.

In tempi più recenti ha tutelato per un anno gli interessi della banca olandese Abn Amro, che dopo l’inchiesta sui vertici della Banca Popolare Italiana ha avuto il via libera per aggregare l’istituto padovano.

Nel 2003 è stato avvocato di Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, a seguito degli scandali Cirio e Parmalat.
La sua passione per lo sport e l’amicizia personale con Massimo Moratti, lo portano a ricoprire per quattro anni la carica di consigliere nel Consiglio d’Amministrazione dell’Inter.
Docente a contratto di Filosofia del Diritto presso l’Università "Vita-Salute" S. Raffaele di Milano. Il 16 maggio 2006 Guido Rossi viene nominato commissario straordinario della Federazione Italiana Gioco Calcio, dopo lo scandolo di Calciopoli.

Il 22 maggio 2006, a diciotto giorni dall’inizio dei mondiali di calcio 2006, che risulteranno poi vittoriosi per l’Italia, sceglie di confermare alla guida della Nazionale di calcio Marcello Lippi, marginalmente coinvolto nello scandalo denominato calciopoli, nonostante pressioni popolari e da parte della stampa perché fosse rimosso dall’incarico. Il 26 luglio 2006, dopo aver delegato lo studio dell’argomento a un comitato di tre saggi (Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesiassegna), decide di assegnare il titolo di Campione d’Italia per la stagione 2005/2006 all’Inter, che era rimasto non assegnato in seguito al verdetto della giustizia sportiva verso la Juventus, retrocessa in serie B, che era giunta prima e anche riguardo al Milan giunto secondo ma penalizzato di 30 punti.
Va ricordato che il processo fu decisamente sommario, e lui fece assegnare lo scudetto all’Inter, con la motivazione di Società "simbolo di giustizia e onestà".
Il 15 settembre 2006, dopo le dimissioni di Marco Tronchetti Provera, viene nominato nuovamente presidente di Telecom Italia; incarico che lascerà il 6 aprile 2007 (è stato venduto il pacchetto azionario di controllo ed è cambiata la proprietà).

Il 19 settembre 2006 si dimette da commissario straordinario della FIGC.

Interessante la frase scritta in un suo libro: potere è mentire e mentire è potere
(“Il ratto del delle Sabine”, del 2000, pag.33)

FINE BIOGRAFIA?
EH.. NO!
Adesso viene il bello!
Diciamo un’altro paio di cosette. (più di un paio)
Un bel riepiloghino:

-Nell’estate 2005 (come già detto in tante occasioni) vendita fasulla dei diritti di sfruttamento del marchio Inter in modo da consentirle di truccare i bilanci per 158 milioni di Euro;
si ricorda che non avrebbe potuto partecipare al campionato 2005-06 (quello dello scudetto fittizio); ma Guido Rossi (toh, guarda chi c’è, sempre questo ex dirigente nerazzurro che assegna gli scudetti!) della COVISOC riammette l’Inter ed addirittura concede uno sconto (ricapitalizzazione di soli 40 milioni e non di 158, con decurtazione del 75% del malloppo).
In correzione a quanto scritto su questa vicenda dal SOLE24ORE, la COVISOC è intervenuta affermando l’autonomia perfetta in cui si è mossa, e affermando anche che praticamente Guido Rossi non ha avuto molto a che fare con la vicenda.
E secondo la COVISOC noi dovremmo essere così ingenui da credere a queste cose qui.

-Dopo la condanna penale di Oriali il 25 Maggio 2006, (ricordate i passaporti falsi no?) si riaprivano nuovi scenari anche per la giustizia sportiva.
Ma lo sceriffo Guido Rossi, provvedeva ad insabbiare il tutto, consegnando il nuovo fascicolo a Borrelli solamente dopo che l’associazione "orgoglioinbianconero" aveva provveduto a denunciarlo per omissione di atti di ufficio alla procura della repubblica di Roma.

-Nel corso dello scandalo cosiddetto “Moggiopoli”, giungono a Guido Rossi da tutta l’Italia segnalazioni su comportamenti illeciti tenuti da altre squadre (Inter, Milan, Roma, Lazio, Parma ecc.).
L’argonauta (definizione data da Della Valle) decide di perseguire penalmente chi segnala tali comportamenti perchè “INTRALCIA IL LAVORO DELLA GIUSTIZIA!!!”

-Il 26 luglio 2006, dopo aver delegato lo studio dell’argomento a un comitato di tre saggi (Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesiassegna), decide di assegnare il titolo di Campione d’Italia per la stagione 2005/2006 all’Inter.
Se i tre saggi avessero detto che, comunque lo scudetto si può anche assegnare ad una squadra che retrocede, lui gli avrebbe dato ascolto?
No di certo! (anche se i regolamenti prevedono questa possibilità)
Lo scudetto e la classifica infatti possono anche non coincidere.
Per esempio una squadra può vincere lo scudetto e fallire la settimana dopo.
L’iscrizione al nuovo campionato non sarebbe più possibile, ma lo scudetto dovrebbe rimanere sulla maglia di chi lo ha vinto.
La squadra sarebbe retrocessa per esempio in C, ma con lo scudetto sulla maglia.
Persino l’UEFA vuole solo la classifica, e non vuole sapere chi è il vincitore.
All’UEFA bastano i nomi da iscrivere ai tornei Europei.
I tre saggi avrebbero potuto prospettare 20 ipotesi diverse, ma indovinate quale avrebbe scelto il mitico Guido?
Lo scudetto di legno sulla maglia dei nerazzurri! è chiaro no!?!?

-Prima ancora delle sentenze sportive DEFINITIVE di calciopoli, il signor Guido Rossi aveva già assegnato lo scudetto all’Inter, sua squadra del cuore.

-Il signore in questione è anche stato avvocato per Inter Milan e Juventus sulla faccenda dei diritti televisivi.

-Dobbiamo parlare della telecom? e dei rapporti tra l’Inter e la telecom? e della telecom sponsor del campionato Italiano?
Guido Rossi è stato alla Telecom molte volte. (anche ALLA GUIDA non faceva mica l’usciere!)

-Abbiamo anche detto che nel 2003 è stato avvocato di Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, a seguito degli scandali Cirio e Parmalat.
Va anche detto che Capitalia è il maggiore creditore di Telecom, e Telecom è stata almeno fino a poco tempo fa, un oggetto della lobby Tronchetti-Moratti (Capitalia possiede metà della Roma (49%)).
Insomma ci siamo capiti no?

-Durante il ritiro della nazionale Italiana in Germania (mondiali 2006), durante un’intervista il difensore Fabio Cannavaro ha preso le difese della sua squadra di club (JUVENTUS) e dell’ex-dirigente Moggi, ed ha sottolineato anche la faziosità delle intercettazioni.
Il signor Guido Rossi si è recato in fretta e furia in Germania a fare quello che si fa in un qualunque paese dove c’è una dittatura: zittire chi non è d’accordo oppure sottometterlo.
Il giorno dopo infatti Cannavaro corregge le dichiarazioni del giorno prima, e viene costretto a dire le solite panzane: chi sbaglia deve pagare, ecc ecc
(frase se vogliamo anche giusta, ma perché l’Inter non paga mai?)

CONCLUDIAMO DICENDO CHE QUESTO SIGNORE E’ SICURAMENTE UN GRANDE PROFESSIONISTA.
MA CHE QUESTO SIGNORE CI VOGLIA FAR CREDERE NELLA SUA IMPARZIALITA’ E’ PURA FOLLIA.
LA MALA FEDE NON CONTA, QUI A RILEGGERE TUTTO IL CURRICULUM CI SONO CONFLITTI D’INTERESSE A PIOGGIA.
DOV’E’ L’IMPARZIALITA’ NEI COMPORTAMENTI TENUTI NELLA VICENDA CALCIOPOLI?
COS’E’ UNO SCHERZO?
NON SOLO, MA IN UNA TRASMISSIONE DI TELENOVA DI NOVEMBRE 2006 (TV LOCALE), VIENE INTERVISTATO.
QUESTO SIGNORE IN QUELLA OCCASIONE SI E’ PERMESSO, SENZA PROVE, DI TIRARE FUORI LA PARTITA DELL’UDINESE CON LA JUVENTUS NELLA STAGIONE 05/06.
A SUO DIRE IL GIOCATORE DELL’UDINESE IAQUINTA, NON AVREBBE GIOCATO QUEL MATCH PERCHE’ PILOTATO DA MOGGI (ALL’EPOCA DIRIGENTE DELLA JUVENTUS).
ORA CHE LUI VENGA SENZA PROVE, A PARLARE DI PILOTAGGI VARI, FRANCAMENTE E’ UNA VERGOGNA!
CITANDO LUCIANO MOGGI:
"GUIDO ROSSI HA FATTO QUELLO CHE DOVEVA FARE ED E’ TORNATO ALLA CASA MADRE".

IL RESTO SONO CHIACCHIERE!
 
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